Cosa rappresenta per lei la gara Saint-Ursanne-Les Rangiers?

Questa gara è, fin dalla mia infanzia, il "Monumento Europeo". Mi evoca molti bei ricordi.

È un SOGNO poter partecipare almeno una volta nella vita a questa gara riconosciuta a livello mondiale e poter correre con i grandi piloti europei.

Inoltre, ho un particolare affetto per la Svizzera, dato che lavoro in questo paese e sono sostenuta da partner svizzeri. Sono molto orgogliosa di poter rappresentare i colori della Francia e dei miei partner svizzeri.

Qual è il punto culminante?

È una gara speciale con partenza nel centro di St-Ursanne, seguita da passaggi atipici come il "garage" dove ci troviamo in una conca tra le case ad altissima velocità. Il famoso "Grippon", dove passiamo sotto l'autostrada in una curva a tutto gas, e infine delle sequenze in sesta marcia dove non abbiamo diritto al minimo errore.

Quale consiglio darebbe a un avversario?

Non dimenticare mai che il motorsport, anche durante una salita di pochi minuti, rimane una disciplina molto impegnativa, che richiede di essere ben preparati mentalmente e fisicamente. La concentrazione e la destrezza sono molto importanti per ottenere buone prestazioni senza mettersi in pericolo, viste le velocità raggiunte.